L'artista - Giovann iMartinelli

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L'Artista
Giovanni Martinelli nasce a Montagnana (Padova) il 22 ottobre del 1885, primogenito di quattordici figli di un bravo artigiano ebanista. Giovanissimo lavora nella bottega del padre ma trova tempo di cantare in chiesa con una intonatissima “voce bianca”. Nasce così il suo amore per la musica. Suona il clarino nella banda del paese e poi in quella militare durante il servizio di leva.

Ed è proprio durante la leva che un colonnello scopre le sue straordinarie doti canore e, al suo congedo, lo accompagna a Milano e gli procura una borsa di studio presso una nota agenzia teatrale sempre in cerca di talenti musicali. Il giovane tenore studia con grande impegno sotto la guida del maestro Giuseppe Mandolini e il 2 dicembre 1910 debutta con lo "Stabat Mater" di Rossini. L'esito positivo gli procura un vero debutto per il 29 dicembre al teatro Dal Verme di Milano nell'opera "Ernani" di Giuseppe Verdi. Ma la sua fortunata notorietà ha inizio quando Arturo Toscanini e Giacomo Puccini, durante un'audizione presso Casa Ricordi, lo scelgono per interpretare Johnson di Sacramento nella Fanciulla del West, in occasione del debutto europeo della nuova opera pucciniana al teatro Costanzo di Roma. Oltre alla voce Martinelli è dotato di un'istintiva arte scenica che ben si addice alla sua prestanza fisica. Da allora, per oltre sessant'anni, calca le scene della lirica dall'Europa all'America.

Le sue interpretazioni sono moltissime, di cui oltre 650 nelle 36 opere rappresentate nel solo Metropolitan di New York, dal quale ebbe rinnovato il contratto per oltre trent'anni consecutivi (record mai eguagliato). E' ammiratore ed amico del grande Caruso che, in occasione delle
prime interpretazioni di Canio ne i Pagliacci da parte di Martinelli, regala il suo costume al giovane tenore in segno di stima e di amicizia. Le opere più impegnative cantate dal grande tenore scomparso verranno affidate a Martinelli, unico a poterlo emulare. Così canta "La Juive" e poi "Otello" di cui diviene uno dei più celebrati interpreti. Diventato una vera star durante gli “anni ruggenti” d'America, ha rapporti con le personalità insigni che hanno segnato la storia del
suo tempo specie negli stati Uniti dove ancora oggi viene celebrato e amato.
Quando nel 1967 a ottantun'anni, quasi per gioco, accetta di interpretare l'Imperatore nella Turandot di Puccini in sostituzione del comprimario, lascia sbalorditi pubblico e critica per la tenuta del fiato, la sicurezza del registro acuto e la celebre prestanza scenica.
Infine nel 1968 Martinelli incide “Perché volete voi” dalla Francesca da Rimini di Zandonai, un simbolico testamento vocale dell'artista che meno di un anno dopo muore a New York il 2 febbraio 1969.

 
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